Marchio inutilizzato: si «estingue» la Lambretta

4 Aprile 2017

Il Sole 24 Ore 29 Marzo 2017 di Silvia Marzialetti

Diritto dell’economia

È l’uso e non la notorietà, o la capacità distintiva, a mantenere in vita un marchio. Un principio contro il quale nulla può il potere evocativo della storica Lambretta, al centro di un serrato braccio di ferro tra l’impresa di proprietà statale Scooters of India Limited, titolare del marchio dal 2002 per aver acquisito il ramo d’azienda motoveicoli, dopo la chiusura degli stabilimenti Innocenti e l’olandese Brandconcern Bv, che nel 2007 ha depositato alcune domande di registrazione di un brevetto clone in cui campeggia lo stesso termine, accompagnato da varianti grafiche.
Dopo il niet della Corte di Giustizia europea, che poco più di un mese fa (sentenza del 16 febbraio 2017) ha respinto l’impugnazione per la decadenza del marchio, ieri l’azienda di Amsterdam ha incassato un punto a suo favore: la Corte di cassazione, sentenza 7970, ha infatti respinto il ricorso presentato dall’indiana Sil contro la sentenza della Corte di appello, che nel 2013 aveva dichiarato la estinzione del marchio per “non uso”. Il marchio è decaduto nel 1988, quando, trascorsi ormai tre anni dalla fine delle importazioni del celebre scooter dall’India, è venuta meno la circolazione del brevetto. La fine delle importazioni dagli stabilimenti dell’Uttar Pradesh nel 1985 ha messo la pietra tombale su quello che le toghe definiscono “uso effettivo” del marchio.

Doing business in San Marino

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